
Expo i padiglioni più belli da non perdere
Expo Milano 2015 è un giro del mondo emozionate e pieno di sorprese. Ogni Padiglione è un viaggio nella cultura, nei profumi, nei colori e nelle tradizioni di un popolo. All’interno, i diversi Paesi hanno organizzato attrazioni, spettacoli, architettura, design, sapori, natura e scienza si uniscono in un unico spazio per un’esperienza entusiasmante che lascia a bocca aperta.
Hai intenzione di visitare l’Esposizione Universale? Ecco i padiglioni da non perdere. Abbiamo raccolto le foto di Expo su Instagram.
Angola
Il Padiglione dell’Angola si caratterizza per la forma stilizzata di un baobab africano posta al centro della struttura. L’altro aspetto caratteristico che merita la visita sono gli spazi verdi coltivati con piante, ortaggi e frutta tipiche del Paese.
Il percorso si snoda attraverso tre sfere di vetro su più livelli che rappresentano tre diverse biosfere. La prima è dei paesaggi, la seconda è quella delle nove zone climatiche azerbaigiane, la terza è quella delle culture tradizionali e dell’innovazione. Sui tre livelli vengono mostrate le risorse naturali, agricole e produttive del Paese. Al centro, delle lamelle di legno rappresentano la sagoma di un albero rovesciato. Bielorussia
Il simbolo del Padiglione è la ruota della vita, una sorta di mulino ad acqua, sotto il quale uno spazio espositivo con monitor interattivi racconta il progresso agricolo e tecnologico del Paese. Con frequenza sono ospitate performance artistiche ed esibizioni di gruppi musicali folk. Cina
È la prima volta che la Cina partecipa a un’Esposizione Universale e quindi Expo Milano 2015 diventa un momento di grande festa, un’occasione per mostrare le meraviglie di un Paese ricco di cultura e di tradizioni. La Cina riflette sul tema della gratitudine e del rispetto per il Pianeta, partendo dal concetto che l’uomo è parte integrante della natura. Il Padiglione riflette i progressi della tecnologia cinese nel campo dell’agricoltura e mostra come sarà possibile nel futuro offrire cibo salutare a tutti i popoli. Il visitatore scopre qui il processo del raccolto secondo il calendario cinese lunisolare, come si producono cibi tipici come il tofu e quali sono i progressi scientifici che possono migliorare nel futuro al produzione di cibo, come il riso ibrido del professor Yuan Longping. Emirati Arabi Uniti
Attraverso rampe dalle forme sinuose, che simboleggiano le dune, si entra nel cuore del Padiglione, dove è proiettato il filmato “Family Tree”. Verso la fine del cortometraggio, i visitatori sono condotti in uno spazio teatrale interattivo, nel quale sono coinvolti per portare a termine la storia. La visita termina con l’esposizione “La vita segreta di una palma da datteri”.
Giappone
Il Padiglione del Giappone, composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro in modo da lasciar penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli sedendosi ai quali è possibile fare un pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo con una spiegazione delle sue caratteristiche.
Iran
Il Padiglione dell’Iran è una tenda gonfiata dal vento con un soffitto ricoperto di specchi. È quindi possibile passeggiare nel verde osservando i riflessi prodotti dagli specchi.
Il Padiglione Italia è costituito da nove punti di attrazione. In uno di questi, Palazzo Italia, è collocata un mappa dell’Europa nella quale manca l’immagine dell’Italia. Una voce, anticipata da una sirena, si chiede come sarebbe il mondo se non ci fosse stato il nostro Paese, mentre vengono proiettate le principali bellezze artistiche, culturali, gastronomiche, le scoperte geografiche e le opere dell’ingegno collegate ai nostri connazionali. Kuwait
La struttura del Padiglione richiama le imbarcazioni kuwaitiane, i Dhow, tuttora utilizzate nel Golfo Arabico. La facciata laterale presenta un esempio delle serre e dei sistemi di coltura idroponica diffusi nel Paese. La prima sezione del percorso illustra le caratteristiche del territorio e del clima del Kuwait; nella seconda viene mostrato come lo studio e la ricerca scientifica abbiano permesso di creare un habitat ospitale e fertile; nell’ultima sezione, i visitatori possono immergersi in prima persona nella cultura kuwaitiana. Malaysia
Il Padiglione della Malaysia ha la forma di quattro semi della foresta pluviale, lungo i quali si sviluppa la visita. La struttura esterna dei semi è costruita con il “Glulam” o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile. Nel quarto seme, musica, arte e cultura illustrano lo spirito malese. Qatar
Nello spazio del Padiglione, a forma di cesto, è possibile assistere a uno spettacolo interattivo. Regno Unito
La visita si ispira al movimento di un’ape, a partire da un’orchidea, passando per un prato fiorito fino al ritorno all’alveare, il tutto accompagnato dai rumori e dagli effetti visivi registrati da un vero alveare in Regno Unito. Russia
Il Padiglione della Russia si caratterizza per una struttura a elle, con una decorazione luminosa che va verso l’alto. Nel Padiglione è possibile conoscere la storia di alcuni scienziati di fama internazionale che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare, per sottolineare il ruolo della Paese nel nutrire il suo popolo e il mondo. I visitatori possono vedere la Russia come non l’hanno mai vista, con performance culturali sbalorditive, un programma di business coinvolgente, l’incontro diretto degli chef e, naturalmente, con bevande e cibi tipici.
Slovacchia
Un luogo dove ricaricarsi: l’area relax esterna al Padiglione della Slovacchia – composto da un cubo di listelli di legno con una cascata che alimenta un sistema di mulini – ospita infatti delle sedie a sacco dove è possibile alimentare i propri smartphone e tablet.
Il Padiglione della Thailandia si ispira al cappello tipico del coltivatore di riso, chiamato ngob. Ogni giorno lo spazio ospiterà performance diverse: boxe, marionette, maschere giganti e sfide musicali. Turchia
Il Padiglione richiama un melograno stilizzato (“nar”) e ospita un giardino di platani dove degustare il tè ottomano, circondati da chioschi e aree mercato. Ungheria
In questo Padiglione – che si ispira nella parte centrale all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici – è disponibile per i musicisti un pianoforte ad alta ingegneria. Uruguay
Il percorso inizia nel giardino del Padiglione, dove il pubblico riceve le prime informazioni sull’Uruguay. Le persone accedono a una rampa sonora, dove potranno vivere un’esperienza sensoriale attraversando distinti paesaggi sonori dell’Uruguay: dalle voci del campo fino al rumore dell’oceano, dal crepitare del fuoco per fare una carne arrostita all’allegria del carnevale. I visitatori entrano poi in una sala dove si immergono in un cortometraggio proiettato su schermi tenuti da braccia robotiche che circondano il pubblico. Si tratta di una produzione originale, il cui schema narrativo riflette, a partire da un dialogo tra generazioni, la tradizione dell’Uruguay e gli avanzamenti del Paese e pennellate di paesaggi.